L’arte
L’arte è terapeutica in sé perché viva, perché non è possibile solo teorizzarla, perché se anche solo la contempli, se ne fai esperienza estetica, già ti modifica, interviene sul tuo stato emotivo.
Definire un gesto artistico significa, anche, averne consapevolezza: io sto emettendo un suono, e nel farlo ho attivato la respirazione, inclinato la testa, teso le labbra. Questo gesto sonoro, che effetto mi ha fatto? Come mi fa stare? Come sto io nel risuonare? Come posso variarlo? Posso aggiungere una variazione puramente gestuale oltreché sonora?
Attraverso tutte queste domande, implicite o meno, chiaramente definite o inconsapevoli, si struttura il percorso della relazione d’aiuto, in cui il compito fondamentale dell’arteterapeuta consiste nel rendere sempre più chiaro il gesto che l’altro sta compiendo, restituendolo, enfatizzandolo, trasformandolo, componendolo con altri gesti in vista della realizzazione creativa di un’espressione artistica, un prodotto, il più possibile completo e rispondente alle esigenze e richieste della persona.
Questo è un processo di benessere, che passa fondamentalmente attraverso l’espressività, la creatività, la consapevolezza, ma anche la responsabilità di decidere volta per volta come intervenire.